VILLAFRANCA PADOVANA: LA NATIVITÀ NELL’ARTE DEL ‘500

La Chiesetta antica di Taggì di Sotto frazione di Villafranca Padovana (dietro la Chiesa Parrocchiale di Taggì di Sotto)
In una sua testimonianza un certo Adelardo attestò che nel territorio della pieve di Limena esisteva una ‘villa’, chiamata Telleto o Tilieto, nella quale si alzava una chiesa che era stata consacrata dal vescovo Bernardo Maltraverso, quindi tra il 1048 e il 1059. Tra la seconda metà del secolo X e i primi decenni dell’XI alla periferia occidentale del territorio di Limena era sorto un nucleo abitato rurale che, in pochi decenni, fu capace di conseguire un assetto strutturale tale da farlo riconoscere come ‘villa’, e cioè un nucleo abitato i cui uomini liberi e dotati di terre proprie, coltivatori di terre altrui, chiamati nel complesso vicini, avevano costituito una comunità organizzata riconosciuta dalle autorità politiche, e di tale rilevanza da venir ritenuta adeguata a conseguire una vita ecclesiastica propria.
Questa fu attuata con l’erezione di una cappella autonoma rispetto alla pieve di Limena, dalla quale canonicamente continuò a dipendere. La prima visita vescovile documentata è del 25 ottobre 1587. Visibile anche nei Catasti Austriaco e Austro-Italiano, con un campanile (la sua presenza è attestata dal 1587), cimitero all’intorno e, vicina, la casa del rettore. Troviamo questa chiesa in vari scritti che riportano le varie demolizioni e costruzioni degli altari laterali, ultimo del 1827. Fu chiesa parrocchiale fino alla costruzione di quella nuova, eretta nel 1933.